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Il Comitato Investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro il pubblico ministero e i giudici della Corte dell’Aia

Il Comitato Investigativo russo: “illegale complottare un attacco a un rappresentante di uno Stato straniero che ha diritto alla protezione internazionale con l’obiettivo di creare tensioni nelle relazioni internazionali”, adesso bisognerà vedere se anche i servizi di Mosca si muoveranno su questo mandato

Bastrykin Alexander Ivanovich, capo del Comitato Investigativo della Russia

A seguito del mandato di arresto contro il Presidente russo Vladimir Putin e della Commissaria per i Diritti dei Bambini della Federazione Russa Maria Lvova-Belova, il Comitato Investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro il Procuratore della Corte Penale Internazionale dell’Aia Karim Ahmad Khan, i giudici della Corte Penale Internazionale Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Ugalde Godinez.

Per il Comitato Investigativo russo, i giudici della Corte Penale Internazionale hanno emesso “decisioni illegali, poiché non sussistono motivi di responsabilità penale” verso Putin e la Lvova-Belova.

Il Comitato ha anche ricordato che, in conformità con la Convenzione del 14-12-1973 sulla prevenzione e repressione dei reati contro persone che godono di protezione internazionale, i Capi di Stato godono di assoluta immunità rispetto alla giurisdizione di Stati stranieri.

Secondo il Comitato Investigativo infine, il procedimento contro il pubblico ministero Khan è stato aperto con l’accusa di aver perseguito penalmente una persona innocente e di aver formulato l’accusa illegale di aver commesso un crimine grave o particolarmente grave, nonché di aver tramato un attacco a un funzionario straniero – il Presidente russo Putin – che gode di protezione internazionale con l’obiettivo di aggravamento delle relazioni internazionali (parte 2 dell’articolo 299, parte 1 dell’articolo 30 e parte 2 dell’articolo 360 del codice penale russo). I giudici sono invece accusati di detenzione illegale e di aver complottato un attacco a un funzionario straniero che gode di protezione internazionale con l’obiettivo di aggravare le relazioni internazionali (parte 2 dell’articolo 301, parte 1 dell’articolo 30 e parte 2 dell’articolo 360 del codice penale russo) .