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Israele. Biden chiama Netanyahu: Stop combattimenti per 3 giorni a Gaza per favorire rilascio ostaggi da Hamas

Il presidente americano Joe Biden insiste per una pausa umanitaria di tre giorni per favorire la trattativa per il rilascio degli ostaggi, ma il premier israeliano non arretra e spinge le truppe nel cuore di Gaza City

Lo riferisce Axios, secondo cui durante una telefonata il 6 novembre scorso Biden avrebbe lanciato un appello a Benyamin Netanyahu per uno stop di tre giorni nei combattimenti a Gaza. Questo perché Stati Uniti, Israele e Qatar starebbero discutendo una proposta in base alla quale “Hamas rilascerebbe 10-15 ostaggi e utilizzerebbe la pausa di tre giorni per verificare l’identità di tutti gli ostaggi e fornire un elenco dei nomi degli ostaggi”, secondo una fonte citata dalla testa americana.

Ma a preoccupare gli Stati Uniti non è solo lo stop temporaneo al conflitto, ma soprattutto i possibili scenari del dopoguerra: “Siamo contrari alla rioccupazione della Striscia da parte dello Stato ebraico. L’esercito di Tel Aviv afferma di aver colpito 14mila obiettivi di Hamas in un mese di conflitto”.

La Casa Bianca ha messo in guardia Israele dal rioccupare Gaza dopo che lunedì scorso Netanyahu ha spiegato che lo Stato ebraico avrà la “responsabilità generale della sicurezza” nella Striscia per un “periodo indefinito” dopo la fine della guerra. “In termini generali, noi non sosteniamo una rioccupazione di Gaza e neanche Israele la sostiene”, le parole di un portavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel. Mark Regev, consigliere senior di Netanyahu, ha poi precisato che il piano postbellico di Israele non sarebbe una “occupazione continua” di Gaza, descrivendo invece qualcosa di “più fluido” e flessibile.