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Legge & Diritto. Incidenti: l’assicurazione deve risarcire anche se le riparazioni superano il valore del mezzo?

Può capitare di essere coinvolti in un incidente in cui si ha ragione, ma il danno subito dalla proprio auto è talmente grave che il costo della riparazione supera il valore reale del mezzo. In questo caso le compagnie assicurative tendono a non pagare la riparazione e ad erogare un indennizzo: ma lo possono fare?

 A questa domanda ha risposto la Corte di Cassazione, con una sentenza che riconosce gli automobilisti il diritto a un risarcimento completo per gli incidenti stradali, indipendentemente dal valore commerciale del veicolo.

Fino a prima della sentenza dell’Alta corte, se il costo della riparazione di un’auto incidentata a causa di un altro utente della strada superava il valore residuo del veicolo, le compagnie assicurative non offrivano un risarcimento adeguato, ma si limitavano a pagare il valore commerciale dell’auto. Una pratica che metteva lo sfortunato automobilista davanti alla scelta di pagare di tasca propria la differenza tra il valore commerciale della vettura e l’effettivo costo di riparazione, oppure non gli restava che accettare i pochi spiccioli dell’assicurazione e rottamare il mezzo.

L’automobilista a quel punto doveva ricomprasi un’altra auto e quasi sempre i soldi ricevuti non bastavano e doveva  mettere la differenza di tasca propria. Di fatto pur avendo colpe nell’incidente, doveva pagare.

La terza sezione civile della Corte di Cassazione, recentemente ha emesso una sentenza che  ha rivoluzionato questo sistema ed estende i diritti degli automobilisti coinvolti in incidenti stradali. Nello specifico, ha stabilito che un’auto può essere riparata anche se i costi superano il valore commerciale del veicolo, eliminando la precedente pratica delle compagnie assicurative di richiedere la rottamazione dell’auto in determinate circostanze.

A seguito di questa sentenza, gli automobilisti hanno il diritto di ricevere un risarcimento completo e adeguato in caso di incidente, anche se le spese di riparazione superano il valore commerciale del veicolo. Questa sentenza rappresenta una vittoria per i diritti degli automobilisti, che possono ora scegliere se riparare o sostituire la propria autovettura senza subire la pressione delle compagnie di assicurazione.

Inoltre, la Corte ha riconosciuto che i danneggiati possono avere validi motivi per preferire la riparazione alla sostituzione del veicolo danneggiato, come il fatto di essere più a proprio agio a guidare un veicolo a cui sono abituati o la difficoltà di trovare un veicolo simile sul mercato. In sintesi, una bella novità ora per gli automobilisti che hanno la possibilità di ottenere un risarcimento adeguato anche in questi casi, senza dover pagare di tasca propria per le riparazioni troppo elevate.