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Parlamento Europeo pronto a mandare aerei caccia in Ucraina: Scholz aveva detto “mai jet”

Si ripete il teatrino dell’Europa che “non è in guerra con Mosca”, ma fa di tutto per arrivarci


L’Europarlamento ha dato luce verde alla risoluzione, presentata ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, in cui si chiede di fornire a Kiev “aiuti militari per tutto il tempo necessario”, chiedendo apertamente alla Commissione Europea che dovrà decidere di “prendere in seria considerazione la fornitura di aerei da combattimento, elicotteri, sistemi missilistici e un aumento delle munizioni”.

Il via libera è arrivato con con 444 voti favorevoli, 26 no e 37 astensioni. La risoluzione chiede inoltre di utilizzare i beni russi congelati dall’Ue per ricostruire l’Ucraina, rafforzare le sanzioni contro Mosca e i suoi alleati e avviare i negoziati di adesione con Kiev quest’anno. Insomma, Mosca è stata dichiarata ancora una volta nemica giurata.

La cosa “divertente” è che Olaf Scholz, il cancelliere tedesco erede di Angela Merkel che ha amesso di aver “preso in giro” Mosca con gli Accordi di Minsk, a gennario scorso, in occasione della decisione di inviare i Leopard 2 a Kiev, aveva dichiarato che: “Non ci saranno consegne di aerei da combattimento in Ucraina”, “è stato chiarito anche dal presidente degli Stati Uniti”.

Mentre dunque i tank tedeschi ancora una volta nella storia si mettono in marcia verso Est, la credibilità europea scompare sempre più, probabilmente finché non accadrà l’irreparabile.