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PPE annulla evento per parole Berlusconi su Zelensky, il Cav: “Anzichè criticarmi Ppe apra tavolo per pace”

L’ex premier italiano aveva detto che con “quel signore” – Zelensky – ci avrebbe parlato perché ha attaccato le Repubbliche di Donetsk e Lugansk e sta facendo distruggere la sua nazione

“Anziché criticarmi, aprano immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il Ppe”. Lo ha scritto su Facebook il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

“Con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della NATO, – scrive Berlusconi – io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il PPE. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del PPE.”

Le parole di Berlusconi arrivano dopo la decisione del PPE di annullare l’evento che dal 6 al 9 giugno si sarebbe dovuto tenere a Napoli con vari ospiti eccellenti, tra cui anche la prima sponsor europea di Kiev nella guerra in Ucraina, ossia Ursula von der Leyen.

A cinque giorni dalle dichiarazioni di Silvio Berlusconi – video ad inizio articolo – sull’Ucraina si apre platealmente lo strappo con i popolari europei di Manfred Weber. Con un tweet il leader dei popolari ha annunciato che le giornate napoletane sono state cancellate e spiega anche il perché: dietro al ‘boicottaggio’ della convention di Napoli ci sono le dichiarazioni anti Zelenksy fatte domenica scorsa dal Cav.

Tuttavia Weber tenta di avvelenare i pozzi e creare spaccature in Forza Italia, attaccando Berlusconi ma “salvando” Tajani e il partito. Una mossa che non è piaciuta ai forzisti. Tajani ha scritto subito: “Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi”, dicendo di non condividere la scelta del PPE sulla convention partenopea.

“Dentro Forza Italia esiste una sola linea e respingiamo ogni maldestro tentativo di dividerci”, è la premessa dei capigruppo Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo in una nota. Poi l’affondo su Weber: “Ci auguriamo, innanzitutto come italiani, il chiarimento del malinteso e un ravvedimento di Weber, al quale chiediamo di non intervenire più”. Denunciano che gli ‘Study days’ napoletani (questo il nome ufficiale della manifestazione) “sono una scusa”. E che più che fare “un torto non solo a un partito ma all’Italia”, va stoppata “la volontà di entrare nella vita interna di un partito, imponendo o escludendo i leader dello stesso. Questo è inaccettabile”.