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Sciacca, dimissioni Sabella. Catanzaro: “Tornano i vecchi vizi, gli stessi dell’amministrazione Valenti”

L’ex mizzichino, uscito da duro e puro, non risparmia le stoccate notando che quanto contesta lui oggi: “Sono le stesse dinamiche che Termine contestava durante l’amministrazione Valenti e per le quali lui stesso si dichiarava stufo”. Insomma, il potere forse logora chi non ce l’ha, ma sicuramente cambia anche le idee a chi lo prende: Mizzica dimostri che non “si è davvero preso in giro tutti al solo scopo di vincere le elezioni”

Il Consigliere Giuseppe Catanzaro entra a gamba tesa sul caso delle recenti dimissioni dell’assessore Sabella, successive a quelle di Fisco, che “sembrano far riaffiorare nel centrosinistra locale vecchi vizi e vecchie abitudini. Instabilità governativa come costante, continui avvicendamenti di assessori, sindaci in balia delle solite dinamiche, impegnati a fronteggiare, oltre che le difficoltà della città, anche quelle provocate dalla loro coalizione. Niente di nuovo insomma.

Come temevo, – spiega Catanzaro – iniziano a palesarsi tutte quelle situazioni poco favorevoli al buon governo, tipiche dei governi di centrosinistra locale, manifestatasi negli ultimi decenni. Sono le stesse dinamiche che Termine contestava durante l’amministrazione Valenti e per le quali lui stesso si dichiarava stufo, specificando che non si faceva il bene della città dando priorità ai giochetti interni alla coalizione, a discapito della città stessa.

Per lo stesso bene della città, oggi che le stesse dinamiche stanno per ripartire ma che, a differenza del passato, riguardano il sindaco e Mizzica direttamente, occorre dimostrare una netta discontinuità con l’amministrazione precedente.

Occorre dimostrare – auspica il consigliere – che i soliti vizi, le solite abitudini che hanno riguardato il centrosinistra saccense, tra azzeramenti e poltrone vuote per settimane, capaci di erodere la credibilità di sindaci e progetti politici, stavolta non avranno la meglio su chi ha scelto di stringere una alleanza politica con le forze di sinistra locale, condividendone un progetto politico complessivo e non una semplice alleanza elettorale.

In questo momento delicato dal punto di vista politico, spetta a Mizzica, dal mio punto di vista, in qualità di elemento politico nuovo dentro al centro sinistra, assumere un ruolo di rottura col passato rispetto alla coalizione stessa, assumendosi la responsabilità delle scelte assunte relative a questa esperienza amministrativa e politica, legata a doppio filo con Partito Democratico e Valentiani. Tocca a Mizzica dimostrare che dentro il centrosinistra si può governare serenamente senza farsi condizionare dai soliti mali tutti interni alle coalizioni stesse.

Tocca a Mizzica chiedere, oggi stesso, al proprio sindaco di prendere in mano la situazione e congelare le dimissioni dell’assessore Sabella, quota Valenti. Tocca a Mizzica chiedere al proprio sindaco di stoppare, sin da ora, il decorso delle cose e di evitare la replica di un vuoto in giunta già visto con Fisco ed, in passato, con altre giunte di centrosinistra, che alla città fa tutto fuorché che bene.

Ma soprattutto tocca adesso dimostrare di avere detto la verità ai propri elettori sui “valentiani” e sul peso specifico politico che avrebbero rivestito dentro la coalizione. Mizzica dimostri che i valentiani dentro la coalizione peseranno poco, come detto agli elettori per settimane. Se, infatti, alla fine si scoprirà che i valentiani pesano più di Mizzica nel condizionare le dinamiche politiche interne alla coalizione, allora si è davvero preso in giro tutti al solo scopo di vincere le elezioni.”