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Scudo antimissilistico (o anti-Putin?) per l’Europa. 15 stati favorevoli alla proposta di Scholz

Almeno 15 stati hanno firmato una lettera di intenti per aderire al piano tedesco di uno scudo anti-missile europeo che utilizzerà missili Patriot statunitensi e sistemi Iris-T tedeschi

Kiev viene bombardata dalla Russia e l’Europa pensa alla propria difesa aerea, lasciando ancora da parte l’idea di diplomazia in Ucraina e normalizzazione dei rapporti con Mosca. Bloomberg riporta oggi che almeno 15 nazioni europee – tutte NATO o alleati formalmente esterni – hanno firmato una lettera di intenti per aderire al progetto tedesco di creazione di uno scudo antimissilistico europeo che “aumenterebbe la protezione per gran parte del continente”. Solo ieri il settimanale tedesco “Der Spiegel” aveva parlato di 13 Stati, due in meno.

I firmatari dovrebbero essere: Germania, Paesi Bassi, Belgio, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Romania, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia e Norvegia. Bloomberg aggiunge il Regno Unito – il cui appoggio pare abbastanza ovvio in verità – e anche l’Ungheria di Viktor Orban, considerato da molti europeisti fin troppo vicino a Mosca. Interessante poi che nessuno dei due riporti la posizione della Francia, che pare abbia scarso interesse nel progetto, sicura del proprio arsenale nucleare. Pare comunque che altri Paesi europei siano interessati ad aderire al progetto, anche se non lo hanno ancora fatto. 

Il sistema nello specifico – che è ancora nelle fasi iniziali e deve superare i colli di bottiglia della produzione ei ritardi di consegna in molte aziende del settore privato – dovrebbe essere in grado di intercettare vari tipi di missili aggressori usando sistemi di difesa aerea israeliani Arrow 3 – che però dovrebbero essere ancora acquistati e che pare potrebbero entrare in funzione solo nel 2025 -, Patriot made in USA e Iris-T tedeschi. Nel progetto la Germania dovrebbe assumere un ruolo principale, ma non vuole sobbarcarsi di tutti i costi per dei sistemi che dovrebbero essere dispiegati in varie nazioni europee.

Il motivo dello scudo – annunciato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz in un discorso a Praga ad agosto scorso – secondo la dichiarazione del ​​ministro della Difesa tedesco Christine Lambrecht a margine di una riunione ministeriale della NATO a Bruxelles, è quello di “affrontare insieme – con le altre nazioni europee favorevoli – questo sforzo per colmare le lacune nella difesa aerea”.

I Paesi promotori dello scudo missilistico vogliono maggiore sicurezza rispetto alla Russia di Vladimir Putin dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Christine Lambrecht ha così specificato che “dobbiamo muoverci rapidamente ora”, “questi sono tempi pericolosi e impegnativi”.