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Stanotte missili russi su diverse ragioni dell’Ucraina: esploso hub di trasporto delle forze ucraine a Pavlograd

Colpito l’hub di trasporto delle forze ucraine di Pavlograd, snodo strategico per i rifornimenti dei militari di Kiev nel Donbass

Il video dell’esplosione dell’hub di Pavlograd di questa notte

Nella notte del primo maggio la Russia ha lanciato missili contro obiettivi in tutta l’Ucraina nel suo secondo grande attacco aereo negli ultimi tre giorni. Particolarmente pesante l’attacco avvenuto attorno alle 4:30 locali su Pavlograd nella regione di Dnipropetrovsk, nodo logistico delle forze ucraine nelle prime retrovie. Fra gli obiettivi ci sarebbero stati anche i sistemi antiaerei. Pavlograd è considerato dalle forze russe come l’hub di trasporto ucraino più importante per l’approvvigionamento delle forze armate di Kiev nel Donbass: da qui le autostrade vanno a Pokrovsk, Kurakhovo e Marinka, oltre che verso l’agglomerato Kramatorsk-slavo.

Il governatore del Dnipropetrovsk Nikolai Lukashuk ha inoltre riferito che 34 persone sono state ferite e diverse strutture sono state danneggiate a causa dell’esplosione dell’hub di Pavlograd, inotre altre località della regione sono state colpite: ci sono stati incendi, danni a edifici residenziali, a un sito industriale e ad alcune scuole.

L’allarme aereo è stato lanciato all’inizio della notte, con notizie relative al lancio di missili russi e di bombardieri Tu-95 in volo. Come già accaduto in passato, in rete sono iniziati a circolare appelli alla popolazione locale per vietare la pubblicazione di informazioni, soprattutto foto e video sugli eventuali arrivi di missili russi. Secondo le informazioni ufficiali, le forze ucraine hanno comunicato che 15 dei 18 missili da crociera lanciati questa notte sarebbero stati abbattuti.

Diverse forti esplosioni sono state udite a: Kiev e nella relativa regione e poi nelle regioni di Dnipropetrovsk, Sumy – dove le truppe russe hanno lanciato ben 54 attacchi – , Kharkiv, Ivano-Frankivsk, Donetsk, Poltava, Zaporizhzhia e Cherkasy. Si nota inoltre che malgrado l’amministrazione militare della città di Kiev abbia riferito che tutti i missili e i droni russi arrivati contri la capitale sarebbero stati distrutti, sui social sono state diffuse foto e video di di forti boati e di civili riparatisi nelle metropolitane.