Libertà d’informazione in Occidente. L’ex conduttore di Fox News – trumpiano di ferro – afferma che il governo americano di Joe Biden ha fermato il suo tentativo di intervistare il Presidente russo, lamentandosi del fatto che nessuno nei media statunitensi lo avrebbe difeso
La libertà d’informazione in Occidente è veramente sacra e inviolabile come si propaganda? Pare di no. Il famoso giornalista Tucker Carlson – ex conduttore di Fox News, molto vicino all’ex presidente Donald Trump – ha infatti dichiarato alla rivista svizzera Die Weltwoche di aver cercato di intervistare il presidente russo Vladimir Putin, ma che alti funzionari statunitensi lo hanno ostacolato: “Ho provato a intervistare Vladimir Putin, ma il governo americano mi ha fermato. Quindi, pensateci un attimo”. Carlson non ha specificato che mezzi siano stati usati dai funzionari, ma l’intervista non è stata comunque fatta.
Carlson, volto noto e caro a repubblicani americani, ha inoltre denunciato i mass media americani non hanno difeso nè lui né la libertà di informazione, insistendo che un giornalista ha il diritto di sentire cosa dice il leader russo sul conflitto ucraino.“Non credo ci sia stato nessuno che abbia detto: ‘Un attimo. Potrebbe non piacermi questo tipo, ma ha il diritto di intervistare chiunque, e noi abbiamo il diritto di ascoltare ciò che dice Putin'”, aggiungendo ancora: “non è permesso ascoltare la voce di Putin. Perché? Non c’è stata una votazione a riguardo”.
L’ex conduttore di Fox News ha inoltre denunciato che nel corso di decenni c’è stato un tentativo aggressivo da parte di alti funzionari statunitensi di controllare i mezzi di informazione, arrivando a dire che i giornalisti americani hanno paura “di dire qualcosa che possa offendere il governo”.
L’agenzia russa Tass, riportando la notizia, ha aggiunto che il 27 agosto, Margarita Simonyan, caporedattrice di Russia Today, ha detto al canale televisivo statale russo Rossiya-1 che Carlson aveva effettivamente espresso il desiderio di intervistare Putin e che aveva chiesto che il capo di stato russo fosse informato della richiesta.
Redazione Fatti & Avvenimenti